Matter, il nuovo livello applicativo per la smart home
Con l’aumento dei dispositivi IoT in ambito smart home è nata l’esigenza di trovare un modo per far comunicare tra loro tutti i dispositivi indipendentemente dalla marca. Dopo anni di ricerca e un cambio d’identità la soluzione è finalmente pronta, il suo nome è Matter.
Da Project CHIP a standard Matter
È un progetto nato nel 2019, con il nome di Project CHIP (Connected Home over IP), pensato dalla Connectivity Standards Alliance (CSA) la stessa che ha realizzato il protocollo di comunicazione Zigbee.
Nel corso del 2021 il progetto è diventato un vero e proprio brand, assumendo il nome ufficiale di Matter.
Ma andiamo con ordine, il progetto ha un unico obiettivo, ben rappresentato anche dal suo logo, 3 frecce che puntano verso il centro:
Garantire comunicazione e intercambiabilità dei dispositivi IoT senza doversi
preoccupare della marca o della tecnologia utilizzata dal produttore
E questo obiettivo viene perseguito da un gruppo di lavoro molto vasto comprendente diverse aziende autorevoli del calibro di Google, Apple, Amazon e molte altre, + di 300 in totale tra membri della CSA e sostenitori dello standard Matter.
A che punto siamo?
Secondo le dichiarazioni del 2021 i primi prodotti Matter sarebbero dovuti comparire sul mercato entro fine 2021; in realtà la crisi dovuta alla pandemia da Covid19 e quella legata alla mancanza di materie prime hanno fatto slittare l’ingresso ufficiale sul mercato.
Si pensa a fine 2022 come nuovo periodo valido e analizzando la comunicazione di alcuni marchi come Amazon, la data è perfettamente in linea con le aspettative.
Come funziona il nuovo standard?
Prima di tutto, Matter fa parte del livello applicativo che si appoggia al protocollo IP e definisce la modalità di comunicazione tra dispositivi, non lo standard di connessione.
Secondariamente si basa su 3 protocolli di comunicazione wireless:
- Bluetooth; per la configurazione iniziale;
- Wi-Fi; per la trasmissione di dati ad alta velocità;
- Thread; per creare reti mesh a basso consumo.
Infine è royalty free e open source; al momento è pronto per supportare i prodotti base di una smart home come luci, interruttori, sensori, dimmer, ecc… a breve verranno aggiunti anche altri elementi come elettrodomestici o colonnine per le auto elettriche.
Riassumiamo i principali punti di forza di Matter riportati anche sul sito ufficiale:
- Semplicità; facile da acquistare e utilizzare;
- Interoperabilità; dispositivi di diversi produttori che comunicano tra loro;
- Affidabilità; connettività stabile e tecnologia innovativa;
- Sicurezza; connessioni sicure e intuitive per l’utente finale.
Matter, Zigbee e Thread
Attualmente esistono tre protocolli dominanti in ambito smart home:
- Zigbee;
- Z-Wave;
- Thread.
Per quanto riguarda i primi due, l’attuale produttore è la CSA, ex Zigbee Alliance, la stessa che sta puntando su Matter e alla conseguente evoluzione del protocollo Zigbee, che continuerà quindi ad esistere anche se verrà superato da Thread.
Il protocollo radio Thread è diverso dai primi due e presenta caratteristiche innovative come la creazione di una rete mesh che rende ogni dispositivo dell’ecosistema un punto di accesso; Thread avrà un ruolo importante per Matter perché aumenterà l’interoperabilità tra i diversi device.
Quindi, tutti i dispositivi che supporteranno lo standard software Matter si appoggeranno su Wi-Fi, Thread ed Ethernet.
Così facendo si avrà a disposizione uno standard unico che permetterà un lavoro più efficace anche da parte degli sviluppatori, che potranno comunque inserire caratteristiche specifiche uniche riguardanti il proprio ecosistema.
Compatibilità con Matter le aziende già pronte
Come anticipato in precedenza, ci sono più di 300 organizzazioni coinvolte nello sviluppo e test di Matter; tra queste, alcuni colossi mondiali hanno già annunciato la compatibilità di Matter con i loro prodotti per la smart home futuri e una retrocompatibilità attraverso aggiornamenti software.
Tra queste troviamo Amazon che ha dichiarato, attraverso i suoi canali social, che partirà con la compatibilità per tutti i prodotti Echo di quarta generazione; in particolare sono stati citati:
- tutti gli Echo Studio;
- tutti gli Echo Show;
- tutti gli Echo Plus;
- tutti gli Echo Flex;
- la maggior parte degli Echo;
- la maggior parte degli Echo Dot.
Un altro colosso mondiale che ha deciso di supportare a pieno Matter è Google, infatti, l’azienda ha deciso di portare tutti i dispositivi Nest all’interno del progetto per renderli compatibili con il nuovo standard per la smart home.
Per fare un esempio concreto, sarà possibile in futuro controllare il termostato Nest (Google) con l’assistente vocale Siri (Apple) o Alexa (Amazon).
Infine, in ambito illuminazione, Signify ha annunciato che tutti i prodotti Philips (Philips Hue, le più conosciute) saranno compatibili con Matter; un passo in avanti non indifferente che abbatte le barriere dovute all’incompatibilità e alla volontà da parte dei produttori di creare un proprio ecosistema privato.
Concludendo, la compatibilità con Matter sarà fondamentale per ogni dispositivo smart home che entrerà in commercio già da ora. Inoltre, molti leader di mercato stanno procedendo con aggiornamenti software in grado di implementare la compatibilità con Matter anche nei dispositivi già acquistati dai consumatori.